Al pari della sabbiatura e zincatura per il ferro, l’alluminio anodizzato viene sottoposto ad anodizzazione per diventare tale. I metalli infatti, largamente usati nell’industria edile e nella carpenteria leggera, hanno molteplici qualità meccaniche ed apprezzate qualità estetiche. Tra quelle che li fanno apprezzare ai più è la durevolezza degli stessi e la poca manutenzione che richiedono anche quando usati in esterno. Si pensi a gazebo, pensiline, infissi etc. Questo a patto che vengano adeguatamente trattati a monte e protetti dall’ossidazione dagli agenti atmosferici.
L’alluminio è un metallo dalle notevoli caratteristiche: il passo peso, le buone qualità meccaniche e le qualità estetiche. Per questo motivo il suo uso si è diffuso sempre di più, occupando un posto privilegiato nell’architettura e nell’industria. Si sono studiate leghe diverse di alluminio e forme di protezione dello stesso al fine di preservarlo dagli attacchi degli agenti atmosferici pur mantenendo la sua purezza.
Il percorso è stato lungo e si è sviluppato fino ad arrivare all’ossidazione artificiale. Da dove comincia? In realtà si parte con l’osservazione dell’ossidazione naturale della superficie di alluminio che però aveva lo svantaggio di non essere molto duratura e di non proteggere adeguatamente le superfici. Da qui nasce la ricerca di un OSSIDO ARTIFICIALE più duraturo e che offra una protezione più profonda delle superfici. Si arriva nel 1911 al brevetto dell’anodizzazione dell’alluminio, il processo più diffuso al mondo che è quello di anodizzazione elettrolitica in una soluzione di acido solforico.
Avviene immergendo il pezzo in un bagno elettrolitico. Sui pezzi si forma un’ossidazione senza che vengano depositati altri metalli, L’anodizzazione si basa sull’elettrolisi dell’acqua sottoposta a corrente: dopo pochi secondi della produzione di corrente il pezzo da anodizzare viene posto nell’anodo della vasca in cui si sviluppa ossigeno che si deposita sulla superficie del metallo dando luogo ad ossido di alluminio. Uno strato compatto e continuo che tende però difficile il passaggio successivo in cui il pezzo viene ulteriormente esposto a corrente.
Questo strato viene definito strato barriera. Continuando ad applicare corrente, appaiono sulla superficie dei punti di attacco sui pori superficiali in cui passa la corrente in maniera cilindrica.
Alla fine di questo passaggio abbiamo uno strato di ossido completamente coeso alla superficie.
Questo procedimento è così efficace poiché non esiste nessun altro strato protettivo per il metallo altrettanto coeso e continuo quanto lo strato anodico.
Ottenuto lo strato anodico, si passa al bagno finalizzato a rimuovere dai pori eventuali residui di acido. A questo punto, se si desidera il colore naturale si passa al fissaggio dello strato anodico, altrimenti si procede con la colorazione.
Colorazione
La colorazione dell’alluminio anodizzato avviene depositando nei pori Sali metallici composti chimici che diano colori resistenti alla luce. Il procedimento chiama ELETTROCOLORAZIONE COLORAZIONE PER IMMERSIONE.
Fissaggio
Dopo la colorazione dobbiamo fissare il colore nei pori del metallo. Le fasi si compongono di:
-Lavaggio: prima con acqua Lavaggio con acqua deionizzata per eliminare I’acido.
-Sigillatura: necessaria per proteggere la superficie porosa dalla corrosione.
-II fissaggio vero e proprio dello strato anodico consiste nel chiudere i pori avviene per idratazione o per impregnazione.
Fissaggio per idratazione
L’ossido di alluminio si idrata aumentando di volume e chiudendo i pori Fissaggio per impregnazione: si immerge l’alluminio in vasca con acqua demineralizzata che contiene sali metallici che si depositano nei pori.
La reazione chimica sigilla la superficie di ossido.
1.Durata nel tempo/ inalterabilità: test effettuati su prodotti sottoposti ad Anodizzazione
Alluminio superano largamente le 1000 ore in nebbia salina non acetica.
2. Resistenza alla salsedine
3. Resistenza alla luce: le Colorazioni Organiche, sono le più sensibili tra le colorazioni offerte e presentano un elevata solidità alla luce
4. Resistenza all’abrasione: lo strato di ossido prodotto dall’Anodizzazione Alluminio indurisce la superficie anodizzata, inoltre può essere effettuato il Trattamento Anti- graffio, lavorazione opzionale, che conferisce al prodotto finito una particolare resistenza all’abrasione
5.Non variano le quote/dimensioni dei componenti di precisione: il processo di Anodizzazione Alluminio interviene modificando la struttura dell’alluminio, per una profondità che varia dai 5 um ai 25 um, e le quote dei prodotti anodizzati subiscono una variazione irrilevante, a differenza di quanto avviene con la verniciatura che applica uno stato di vernice, disomogeneo, che può superare i 100 um, alterando le quote dell’oggetto.
6. Produce una maggiore durezza della superficie dell’alluminio: I’Anodizzazione Allumino è un processo elettro-chimico ossido che interviene modificando la struttura dell’alluminio, rendendolo più duro in superficie.
7. Qualità della finitura: la qualità estetica, come quella richiesta nell’arredamento di alto design, assicurata dalla tracciabilità di tutto iI ciclo produttivo, garantendo tra l’altro, nel tempo, di poter riprodurre lo stesso livello di finitura attraverso il processo di Anodizzazione Alluminio.
8. Facilità di pulizia
9. Tecnologia avanzata e rispetto per l’ambiente: l’alluminio anodizzato si conferma come una Green Company in quanto utilizza procedure e tecnologie atte a contenere I’impatto ambientale.
10. Leggerezza, non aumenta il peso dell’oggetto in alluminio.
11.Non copre ma valorizza l’alluminio: attraverso satinature, spazzolature, finiture chimiche ed elettrolitiche, si va a modificare e valorizzare la superficie senza andare a nascondere I’ entità della materia prima.
12. Superficie rigenerabile con trattamento di pulizia Idonea all’ incollaggio strutturale.
13. Scambio termico: l’alluminio è una lega di metallo molto resistente alla corrosione, con un peso specifico 3 volte inferiore all’acciaio e una conducibilità termica superiore; è quindi ideale per la realizzazione di Scalda-salviette e Termo-arredo,
14. Riproducibilità effetto inox: I’Anodizzazione Lucida riproduce fedelmente l’aspetto dell’acciaio inox lucido.
15. Assorbimento di calore nel fotovoltaico: dai test e seguiti, soprattutto nei sistemi tecnici, I’Elettrocolorazione di tonalità scura contribuisce all’immagazzinamento del calore proveniente dal sole.
16. Riduzione dei difetti e degli scarti: i difetti dell’alluminio vengono ridotti tramite la lavorazione della
Micropallinatura, detta comunemente Sabbiatura.
17. Ottima base per la verniciatura: garantisce la durata nel tempo del prodotto finito, in quanto anche se la vernice viene scalfita, rimane lo strato di ossido a protezione dell’alluminio.
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